Petizione indirizzata al sindaco di Milano, Giuseppe Sala
No all'Ambrogino d'oro a Marco Cappato
No all'Ambrogino d'oro a Marco Cappato
Il 7 dicembre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di consegnare l’Ambrogino d’oro 2022 a Marco Cappato, tesoriere dell’associazione radicale “Luca Coscioni”.
Si tratta del riconoscimento più importante che la città meneghina offre ai cittadini che si sono dimostrati meritevoli per virtù pubbliche.
Quali sarebbero le virtù pubbliche di Cappato? Promozione dell’eutanasia, della liberalizzazione delle droghe, dell’utero in affitto e dell’aborto.
Marco Cappato è un attivista radicale che ha dedicato tutta la sua vita alla promozione della "cultura dello scarto”: dall’uccisione di bambini nel grembo materno, alla distruzione della vita di milioni di giovani con le sue battaglie per la liberalizzazione delle droghe; dallo sfruttamento del corpo delle donne e della commercializzazione della vita umana con le sue campagne a favore della fecondazione artificiale.
Ma la sua popolarità politica e mediatica è dovuta soprattutto per aver contribuito alla morte di Fabiano Antoniani, noto come “DJ Fabo”, rimasto tetraplegico a seguito di un incidente.
Da allora, Cappato non ha smesso di fare propaganda politica al “suicidio assistito”, una propaganda fatta sulla pelle delle persone più fragili, strumentalizzando situazioni di sofferenza per costruire sempre più precedenti politici.
Quella di Cappato non è compassione, ma una “falsa pietà”, come aveva detto una volta Wojtyla dell’eutanasia (Evangelium vitae, 1995) e come ha ribadito più volte Papa Francesco.
In poche parole, Cappato ha dedicato la sua vita a promuovere iniziative che sono in netta contrapposizione con la dignità della persona e in antitesi al Bene Comune. È per questo verrà premiato come eroe civico?
Davvero il Comune di Milano intende riconoscere valore e merito all’incessante azione pro-morte di Cappato, che porta persone non in stato terminale a suicidarsi nelle cliniche della morte in Svizzera?
Allo stesso modo, l’aborto, la droga, l’utero in affitto, come l’eutanasia, non possono essere riconosciuti come valori pubblici, perché non fanno il bene della persona e tanto meno della società.
Firma subito se anche tu pensi che Cappato non meriti l’Ambrogino d’oro