Destinatario: Ministro degli Esteri Angelino Alfano
Comitato ONU: Aborto ed eutanasia, Italia si opponga
Comitato ONU: Aborto ed eutanasia, Italia si opponga
L'Italia non è intervenuta con una posizione ufficiale alla riunione scorsa del CCPR. Torniamo a chiedere che l’Italia ufficialmente nelle prossime settimane, promuova e riaffermi il diritto alla vita e alla dignità umana dal concepimento alla morte naturale e si opponga all’attuale ‘commento redatto’ dalla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (Ginevra) sull’art.6 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici del 1966.
Il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani vuole imporre la legalizzazione universale dell'aborto e dell'eutanasia.
Il comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani sta attualmente rivedendo la definizione del "diritto alla vita" nel diritto internazionale. L’attuale riformulazione prevede di imporre a ogni Stato la legalizzazione dell'aborto, del suicidio assistito e dell'eutanasia, nel nome stesso del diritto alla vita!
È ancora possibile fermare questa manovra.
Il progetto di ‘commento generale’ afferma che l'accesso all'aborto è un diritto di cui all'articolo 6 della Convenzione Internazionale dei diritti Civili e Politici (1966), anche se invece il testo prevede che "Ogni essere umano ha il diritto inerente alla vita. Questo diritto è protetto dalla legge. Nessuno può essere privato arbitrariamente della sua vita ".
In tal modo, il ‘progetto di commento generale’ nega qualsiasi protezione della vita umana prima della nascita e sollecita i 168 Stati Parti dell'Alleanza a legalizzare l'aborto su richiesta.
Il progetto prevede inoltre che gli Stati hanno l'obbligo di garantire l'accesso agli adolescenti all'uso di metodi contraccettivi come mezzo per preservare meglio la salute delle donne contro i rischi causati dall'aborto e non esclude il diritto alla eutanasia.
L'attuale ‘progetto di commento generale’ è quindi contrario all'intenzione degli scrittori della Convenzione dei Diritti Civili e Politici, della volontà degli Stati e persino alla lettera del trattato. E 'anche difficilmente compatibile con numerosi altri trattati internazionali.