Vogliamo un Servizio Sanitario che difenda la Vita fino alla morte naturale
NO al suicidio assistito, SÌ alle cure palliative!
NO al suicidio assistito, SÌ alle cure palliative!
Riesci a credere che il nostro stesso Servizio Sanitario Nazionale possa essere un canale per accedere alla morte? Non è un film dell'orrore, sta accadendo proprio ora.
Il 28 novembre, una donna di Trieste affetta da una grave forma di sclerosi multipla ha posto fine alla sua vita attraverso il suicidio assistito. E indovina chi ha fornito l’assistenza necessaria per fare ciò? Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, una novità assoluta per il nostro Paese.
Sembra che ora in Italia sia possibile anticipare e facilitare la morte. Non esiste ancora una legge ufficiale che autorizzi il suicidio assistito nel nostro Paese, ma il nostro Servizio Sanitario sta già fornendo i mezzi per metterlo in pratica.
Vedi, le forze che spingono per il suicidio assistito stanno prendendo sempre più piede e celebrano questa come una "vittoria".
Ma rifletti insieme a me su questo punto: hai mai sentito da parte loro qualche discorso sulle opzioni alternative da proporre davanti alla sofferenza fisica e psicologica di un malato grave? Qual è la sola ed unica soluzione che propongono ogni volta che si parla di malattia inguaribile? Anticipare e facilitare la morte!
È la stessa dinamica che vediamo accadere con l'aborto: se una donna ha dei dubbi sulla sua gravidanza, se esita e pensa di non potercela fare a tenere il suo bambino, cosa offrono associazioni, politici, medici e altri "progressisti"? L'aborto, sempre e solo l'aborto.
Non sono mai interessati alle alternative, ma solo a portare avanti la loro agenda. Dicono di preoccuparsi della sofferenza del malato, ma qual è il tipo di aiuto che vogliono dare? Dov'è il rispetto per la vita, per la dignità, per l'individuo?
La triste verità è che i casi di suicidio assistito sono in aumento in Italia. Proprio questa settimana abbiamo avuto notizia di un uomo di Piombino che è stato aiutato per porre fine alla sua vita all'inizio dell'anno: un'altra tragica storia. In questo caso la procedura è stata fornita dal Servizio Sanitario Regionale. E questo è quanto sta accadendo in molte altre Regioni.
Ma la notizia di Trieste ha suscitato notevoli polemiche per il coinvolgimento del Servizio Sanitario Nazionale. Il problema, quindi, è particolarmente grave: è la prima volta che succede, e vogliamo davvero sperare che sia l'ultima.
La narrazione più diffusa in Italia è sempre la stessa, ed è chiara: la morte come unica opzione. Ma noi ci rifiutiamo di accettarlo. Crediamo nel valore della vita, nella sua dignità e nel suo valore in ogni momento, anche di fronte alla sofferenza.
E proprio per questo pensiamo che un'alternativa al suicidio assistito esista e che sia particolarmente valida: le cure palliative.
Sì, le cure palliative, che con la loro componente fondamentale della terapia del dolore sono una risorsa importantissima che molti Paesi hanno già adottato (e anche diverse Regioni italiane) e che possono aiutare un malato ad affrontare le sofferenze fisiche e psicologiche dell'ultima parte della sua vita.
Vedi: il valore e la dignità della persona, l'attenzione verso i suoi bisogni e (cosa particolarmente importante, il sostegno alla sua famiglia sono al centro dell'approccio delle cure palliative.
Molti di noi non sono pienamente consapevoli dell'esistenza e dell'importanza di questo tipo di assistenza. Ma chi di noi ha vissuto sulla propria pelle l'amore, la cura e la dedizione di uno staff di professionisti (medici, infermieri e tanti altri) preparati e allenati, ha sperimentato il sollievo che le cure palliative possono offrire.
La morte arriverà comunque, ma non sarà anticipata, sarà la fine naturale della vita. In questo caso non si potrà parlare di suicidio.
La nostra società deve essere consapevole di cosa sia realmente il suicidio assistito e, allo stesso tempo, dell'esistenza delle cure palliative. C'è troppa disinformazione su questo ambito. Ma la gente deve conoscere la verità.
Come riporta il sito web della "Federazione delle cure palliative" parlando delle cure palliative: "Il loro scopo non è quello di affrettare o posticipare la morte, ma di preservare la migliore qualità di vita possibile fino alla fine".
Ed è per questo che ci chiediamo: perché non possiamo avere un sistema sviluppato ed efficiente che si occupi della "qualità della vita" dei pazienti prossimi alla morte diffuso in tutto il nostro Paese? Perché in Italia non dovrebbe essere offerta la possibilità di accedere alle cure palliative in ogni singola regione, in ogni singola azienda ospedaliera?
Dobbiamo piuttosto accettare che il Servizio Sanitario Nazionale utilizzi fondi e risorse pubbliche per offrire il suicidio assistito? Noi rispondiamo con un forte NO!
Chiediamo al Governo di difendere la vita fino alla sua fine naturale (e dal concepimento, naturalmente).
Unisciti a noi nel firmare questa petizione e nel chiedere al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di opporsi al suicidio assistito e di lottare per un sistema di cure palliative completo ed efficiente su tutto il territorio nazionale.
Crediamo che un Governo conservatore debba sostenere la sacralità della vita. Di fronte a una situazione in cui il suicidio assistito è facilitato dal nostro Servizio Sanitario Nazionale, è imperativo che il governo prenda una posizione ferma.
Dobbiamo sapere se il nostro Ministro della Salute è pronto a schierarsi contro il suicidio assistito e se è pronto a promuovere le cure palliative.
La posta in gioco è alta. Se non agiamo, le forze che in Italia si battono per facilitare il suicidio assistito continueranno a diffondere una cultura di morte e convinceranno molti di noi che il suicidio è l'unica opzione per una persona gravemente malata.
Ma, se riusciremo nel nostro intento, potremmo porre fine a questa pratica letale e contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza tra gli italiani sul valore delle cure palliative e della terapia del dolore.
Ricorda: insieme possiamo fare la differenza.
Maggiori informazioni:
"Lucetta Scaraffia: “suicidio assistito? Senza legge si arriva all’eutanasia”/ “Uccidere persone è scappatoia”"
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https://www.vidas.it/storie-e-news/cose-da-sapere-eutanasia/