Facciamo il possibile affinché Indi possa venire in Italia a farsi curare
Indi Gregory ha diritto di continuare a vivere!
Indi Gregory ha diritto di continuare a vivere!
++ AGGIORNAMENTO 18/11 ++
I funerali della piccola Indi Gregory avranno luogo venerdì 1 dicembre alle ore 10.30 presso la Cattedrale Cattolica di Notthingham (Gran Bretagna). La famiglia ha richiesto una forte rappresentanza da parte dell'Italia.
++ AGGIORNAMENTO 13/11 ++
Alle 01.45 di stanotte, il cuore di Indi ha cessato di battere. Le parole del papà Dean: "[...] Io e Claire siamo arrabbiati, abbiamo il cuore spezzato e siamo pieni di vergogna. Ai servizi sociali e ai tribunali non è bastato impedirgli di vivere, ma si sono presi anche la sua dignità facendola morire lontano dalla casa alla quale apparteneva. Sono riusciti a prendersi il suo corpo e la sua dignità, ma non potranno mai prendersi la sua anima. Hanno cercato di sbarazzarsi di Indi senza che nessuno lo sapesse, ma noi ci siamo assicurati che fosse ricordata per semrpe. Sapevo fosse speciale sin dal giorno in cui nacque".
++ AGGIORNAMENTI 11/11 ++
Ore 11:00
I supporti vitali di Indi sono stati staccati. La piccola è stata trasportata in un hospice dove verrà accompagnata verso la morte tra le braccia dei suoi genitori.
Ore 08:00
È arrivato il verdetto definitivo: oggi verranno staccati i supporti vitali di Indi Gregory. Non c'è più nessuna speranza di poter salvare la bambina.
Una vita innocente è in gioco, di nuovo.
Non possiamo permettere che a Indi Gregory vengano tolti i supporti vitali. L'ospedale di Nottingham in cui la bambina è ricoverata ha deciso di non proseguire con i trattamenti e un tribunale britannico ha stabilito che domani alle 15 ora italiana le vengano rimossi i supporti vitali.
Questo è molto grave. È la stessa situazione che si ripete da anni nel Regno Unito. Quanti bambini come Charlie Gard e Alfie Evans sono stati abbandonati dagli ospedali in nome del loro presunto "miglior interesse"?
La situazione non può continuare così. Siamo stanchi di un sistema che non si preoccupa dei più vulnerabili.
Noi siamo il popolo pro-life e vogliamo che la vita di questa bambina di soli 8 mesi venga salvata.
Ricordi il caso di Tafida Raqeeb? Era il 2019 e, grazie anche agli sforzi di CitizenGO, la bambina riuscì a venire in Italia per farsi curare all'ospedale Gaslini. Per tante storie sfortunate, c'è stata anche una storia a lieto fine. Adesso vogliamo che Indi possa, come successe all'epoca a Tafida, venire in Italia ed essere curata qui.
L'ospedale italiano Bambino Gesù di Roma ha già accettato di curarla, il che significa che c'è una speranza concreta per lei di ricevere trattamenti medici benefici: ancora una volta a un bambino malato viene offerta la possibilità di venire in Italia per essere curato. Oltretutto la bambina è già cittadina italiana, grazie ad una coraggiosa decisione del Governo Italiano.
I genitori vogliono provare a continuare a curare Indi, sanno che la bambina ha seri problemi e che avrà una vita complicata, ma questo non significa che un ospedale e un tribunale possano lasciar morire un bambino!
Domani i medici rimuoveranno il supporto vitale alle 15, ora italiana.
Firma la nostra petizione ORA, esortando il Governo Italiano a salvare la vita di questa bambina innocente!
Il Governo ha già dimostrato un grande impegno. L'Italia ha una meravigliosa storia di tentativi di salvare i bambini che rischiano la vita nei loro paesi d'origine: è incredibile che ogni volta non abbiamo solo associazioni, giornalisti e cittadini normali, ma anche politici che si commuovono per la vita di questi bambini e decidono di prendere posizione per cercare di salvare loro la vita.
Apprezziamo molto tutto questo, ma ora il Governo si deve impegnare per continuare a lottare duramente in queste ultime ore e fare tutto il possibile per salvare questa bambina, ormai italiana. Abbiamo solo fino a domani alle 15 per cercare di salvare la sua vita. Il tempo è troppo breve.
C'è speranza. Ma solo se facciamo un grande sforzo ora. Abbiamo bisogno di quante più firme possibili per riuscire a cambiare le carte in tavola.