Sostegno al referendum svizzero sulla famiglia naturale

Petition an: Christophe Darbellay, Präsident der CVP Schweiz

 

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Il 28 febbraio 2016 si terrà il referendum "Per il matrimonio e la famiglia - contro la pena di matrimonio", su iniziativa del CVP. In primo luogo si tratta dell'eliminazione sulla discriminazione contro le coppie sposate rispetto alle coppie conviventi in materia fiscale e di previdenza sociale. Tuttavia, la presentazione della CVP fornisce anche una definizione del matrimonio "applicata alla convivenza permanente e legale di un uomo e una donna". Questa definizione comprensibile di per sé è radicata nella adozione dell'iniziativa nella Costituzione federale. Ma proprio a causa di questa definizione, la sinistra, gli ultra-liberali e la lobby gay vanno contro il modello proposto. E la cosa peggiore è che nemmeno il CVP è saldo al suo interno del dare una definizione di matrimonio.

Incitiamo dunque il CVP a dire finalmente in modo chiaro di essere a favore del matrimonio e della famiglia e di seguire la sua vocazione di "partito della famiglia". Il CVP deve mobilitare tutte le sue risorse disponibili e unire le forze per arrivare il 28 febbraio 2016 ad un “sì”. La messa in gioco del CVP della definizione sul matrimonio corrisponde al modo in cui il CVP ha ripetutamente sottolineato, la giurisprudenza e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU, art. 12). Ma corrisponde anche alla natura delle cose e del senso comune, che è il motivo per cui non era ancora necessario definire il concetto di matrimonio in modo sempre più stretto.

La pressione della lobby gay, che vuole imporre il suo programma con il sostegno attivo della EU e delle Nazioni Unite, è riuscita, negli ultimi anni, a introdurre in molti paesi occidentali il cosiddetto "matrimonio gay". Da questo sviluppo, la Svizzera non è risparmiata, come mostra l'attuale iniziativa parlamentare "matrimonio per tutti".

Quindi è importante che il CVP prenda un chiaro impegno per il matrimonio come una unione tra un uomo e una donnaLa lobby gay e i loro alleati di sinistra, a torto, utilizzano l'argomentazione del diivieto di discriminazione. Al contrario, il matrimonio tra l'uomo e la donna è semplicemente qualcosa di completamente diverso da un rapporto tra persone dello stesso sesso.

Vale la pena citare alcuni dati:

  • In Svizzera, quasi l'80 per cento dei bambini nasce in un matrimonio tra uomo e donna. Le coppie omosessuali, tuttavia, non hanno una propria prole e, pertanto, non possono soddisfare la preziosa funzione di garantire il futuro allo Stato e alla società.
  • Consentire alle coppie omosessuali di diventare genitori adottivi, come prevede la revisione in corso della legge sulle adozioni (presente solo in caso di adozione del figliastro), è tutt'altro che ragionevole. Perché i bambini hanno bisogno, come la psicologia evolutiva insegna, per lo sviluppo della propria identità sessuale, di un padre e una madre. C'è una forte evidenza dalla ricerca che i bambini che crescono in coppie dello stesso sesso sono significativamente svantaggiate nel loro sviluppo psicologico e poi nel successo della vita. Gli esperimenti in questo settore non sono eticamente giustificabili
  • Infine, sia l'inclinazione omosessuale, così come le relazioni omosessuali, sono fenomeni estremamente instabili: la maggioranza delle persone omosessuali esprimono problemi con l'orientamento sessuale. Inoltre le persone gay o lesbiche sono generalmente più compromesse nella loro salute fisica e mentale. Al contrario, è empiricamente provato che il legame tra uomini e donne implica relativamente una grande soddisfazione di vita, la soddisfazione sessuale e la possibilità di fedeltà.

Tra le altre cose, per i motivi elencati sopra, non è appropriato estendere il concetto di matrimonio ad altri istituti. Tutti questi argomenti dovrebbero dare il coraggio al CVP di difendere e promuivere la giusta definizione di matrimonio.

Firma la nostra petizione del presidente Christophe Darbellay di CVP con l'invito di impegnarsi con tutti i mezzi per un 'sì' nel referendum del 28 febbraio.

Firmando questa petizione, sosteniamo il presidente del CVP. Copie della petizione, via posta elettronica, saranno inviate anche a Markus Hungerbühler, capo del dipartimento di LGBT del CVP; Béatrice Wertli, segretario del CVP e Daniele Piazza, direttore amministrativo del CVP.

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Caro signor Darbellay,

con il voto del 28 febbraio 2016 sull'iniziativa "Per il matrimonio e la famiglia - contro la pena di matrimonio" il CVP ha un'opportunità forse unica di rappresentare il partito della famiglia.

Principalmente si tratta di eliminare delle discriminazioni contro le coppie sposate a livello fiscale e previdenziale, obiettivo generalmente condiviso da tutte le parti. Il motivo per cui l'iniziativa del CVP incontra opposizioni, tuttavia, risiede nella definizione di matrimonio come "convivenza stabile e a lungo termine tra un uomo e una donna". 

Si tratta di una grande occasione, per il suo partito, di mostrarsi come il "partito della famiglia".lia".

Contiamo sul suo partito!

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Caro signor Darbellay,

con il voto del 28 febbraio 2016 sull'iniziativa "Per il matrimonio e la famiglia - contro la pena di matrimonio" il CVP ha un'opportunità forse unica di rappresentare il partito della famiglia.

Principalmente si tratta di eliminare delle discriminazioni contro le coppie sposate a livello fiscale e previdenziale, obiettivo generalmente condiviso da tutte le parti. Il motivo per cui l'iniziativa del CVP incontra opposizioni, tuttavia, risiede nella definizione di matrimonio come "convivenza stabile e a lungo termine tra un uomo e una donna". 

Si tratta di una grande occasione, per il suo partito, di mostrarsi come il "partito della famiglia".lia".

Contiamo sul suo partito!

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