Un deputato finlandese rischia il carcere per aver condiviso un passo della Bibbia sui social
Professare la propria fede non può costituire un crimine! Sosteniamo Päivi Räsänen
Professare la propria fede non può costituire un crimine! Sosteniamo Päivi Räsänen
+AGGIORNAMENTO 10/01/2022+
Il processo si terrà il 24 gennaio del 2022. Abbiamo poco tempo, dobbiamo raggiungere le 500 mila firme. Puoi aiutarci?
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L'Europa sta affrontando una deriva molto preoccupante nell'ambito dei diritti. La libertà di essere e agire come cristiani nella sfera pubblica oggi non è più scontata, anzi, esiste una tendenza sempre maggiore di perseguire legalmente i cristiani che non si sottomettono al diktat del politicamente corretto. Nel caso in cui non lo facciano, rischiano anche l'incarcerazione.
È ciò che sta accadendo al parlamentare finlandese Päivi Räsänen che oggi rischia il carcere per aver pubblicato un versetto della Bibbia sul suo account personale di Twitter.
Per il solo fatto che Räsänen abbia espresso pubblicamente la sua fede, la polizia ha avviato un'indagine e l'ha sottoposta a un interrogatorio di quattro ore. Räsänen ora rischia una pena massima di due anni di reclusione per il cosiddetto reato di "incitamento all'odio".
Tutto è iniziato nel giugno 2019 quando il consiglio della Chiesa Evangelica Luterana di Finlandia ha annunciato la sua partnership ufficiale all'evento LGBT "Pride 2019". Räsänen ha messo in discussione la leadership della sua chiesa su questa decisione sui social media, allegando un'immagine di un passo della Bibbia.
La Procura ha anche indagato sulle pubblicazioni di Räsänen ed ha aggiunto al suo caso una seconda accusa di "incitamento all'odio" dopo aver preso atto di un opuscolo scritto e pubblicato dalla parlamentare nel 2004, che porta il titolo "Maschio e femmina li creò - Le relazioni omosessuali sfidano il concetto cristiano di umanità".
Ma non è tutto, perché esisterebbe una terza accusa derivante dalle opinioni espresse da Räsänen su una stazione radio della Finnish Broadcasting Corporation sul tema "Cosa penserebbe Gesù degli omosessuali?
Nonostante la possibilità del carcere e le continue persecuzioni, Räsänen ha dimostrato una forza indomita:
"Non posso accettare il fatto che dare voce alla mia fede e alle mie opinioni religiose possa comportare l'incarcerazione. Non mi considero colpevole di aver minacciato, calunniato o insultato nessuno. Le mie dichiarazioni erano tutte basate sugli insegnamenti della Bibbia sul matrimonio e la sessualità", ha detto.
"Difenderò il diritto di professare la mia fede, in modo che nessun altro sia privato della libertà di religione e di parola. Sono convinta che le mie dichiarazioni siano legittime e che non debbano essere censurate. Non negherò le mie opinioni. Non mi farò intimidire per nascondere la mia fede. Più i cristiani tacciono su temi controversi, più lo spazio per la libertà di parola si restringe".
Aggiungi il tuo nome alla petizione: chiediamo che le tre accuse di "incitamento all'odio" contro il deputato finlandese Päivi Räsänen siano immediatamente ritirate. Non si può rischiare il carcere solo perché si è cristiani!